Al 30 giugno 2022, si contano 54.632 unità locali attive terziarie nel complesso del Piemonte Nord, +176 (+0.3%) rispetto allo stock del 31 dicembre 2021. Più della metà delle nuove attività (53.4%) è costituita da unità locali secondarie con sede fuori provincia. La classe imprenditoriale locale, ma soprattutto quella proveniente da altre aree regionali o extra-regionali, torna quindi ad investire le proprie risorse nel territorio. Il traino principale per il sistema è costituito dai servizi (+0.8%), che sviluppano un totale di +201 aziende, per lo più concentrate nell’area di Novara (44.8%) e dei Laghi (23.9%). Il commercio, che nel 2021 era stato interessato da una congiuntura favorevole, nel periodo in esame torna ad evidenziare un saldo negativo (-0.3% pari a -75 unità locali), da ricondurre in prevalenza al settore del dettaglio. Reduce da un biennio che ne aveva rallentato lo sviluppo, il turismo vede proseguire il trend positivo del 2021, aumentando complessivamente di +50 unità locali (+0.6%), il 66.0% delle quali distribuite tra strutture ricettive e attività di ristorazione.
L’evoluzione complessivamente favorevole, nonostante le difficoltà di contesto, viene avvalorata dall’andamento della domanda di lavoro. Tra i mesi di gennaio e giugno 2022, gli avviamenti hanno raggiunto quota 44.433 nel terziario (+27.4% ovvero +9.566 rispetto a quelli riscontrati nel primo semestre 2021), superando il livello corrispondente del 2019 (39.634 avviamenti), dopo un biennio 2020-2021 su valori inferiori. Il personale assunto durante il primo semestre è in prevalenza di nazionalità italiana (79.3%), con una maggior propensione al genere femminile (58.1%) e ai giovani fino ai 34 anni di età (50.8%). Il tempo determinato è stato previsto nel 50.6% dei casi, anche se rispetto allo stesso periodo del 2021, le crescite più importanti si registrano per i contratti a tempo indeterminato (+44.1%) e di apprendistato (+43.5%), collegati alla popolazione giovanile.